mercoledì 16 marzo 2011

TELEFILM DELLA SETTIMANA

Buona sera a tutti!! Non so da voi ma qui diluvia...Comunque bando alle ciance...Il telefilm che voglio consigliarvi questa settimana è Lie to me


La storia e il personaggio di Cal Lightman sono ispirati agli studi del dottor Paul Ekman, psicologo studioso del comportamento umano ed esperto di rilievo sul linguaggio del corpo e sulle espressioni facciali. Le tecniche utilizzate rispondono rispettivamente ai nomi di cinesica (studio della comunicazione paralinguistica), prossemica (studia lo spazio e le distanze all'interno di una comunicazione) e semiotica (disciplina che studia i segni).
Il protagonista è il Dott. Cal Lightman (Tim Roth), studioso specializzato in psicologia delle emozioni. Nato in Inghilterra, dopo la morte dei genitori e un'adolescenza diciamo non tanto tranquilla, si trasferisce negli Stati Uniti dove si iscrive alla facoltà di psicologia. Un giorno visionando il video di una seduta psichiatrica di sua madra, il giorno prima che si suicidasse, rallentando il filmato colse un'espressione di tristezza talmente rapida da sfuggire all'occhio umano; la chiamò "microespressione" e si accorse della sua validità nel riconoscere le menzogne.
Dopo anni di studi e ricerche in giro per il mondo decide di fondare la Lightman Group, una compagnia privata che opera come partner indipendente di polizia locale e federale, al fine di porre la psicologia al serivizio della legge.
Accanto a Lightman troviamo la Dott.ssa Gillian Foster (Kelli Williams), psicologa e amica intima di Cal; Ria Torres (Monica Raymund) ex agente della polizia aeroportuale e pupilla di Lightman; Eli Loker (Brendan Hines) ricercatore dal carattere unico e che ha deciso di dire sempre la verità per cui a volte può apparire rude e senza tatto e Ben Reynolds (Mekhi Phifer) agente dell'FBI che assiste il Lightman Group durante le loro indagini.
Una serie particolare e intensa ma anche molto interessante, seguendola si possono capire molte cose sull'atteggiamento umano e sul linguaggio del corpo. Un filo di trama c'è, infatti è la storia che lega tutti i personaggi principali o meno. Un consiglio? Guardatelo in lingua originale, rende di più e anche i discorsi hanno più senso...in italiano si perdono tutte le sfumature e la possibilità di sentire l'accento affascinante di Tim Roth!!
(Vi metto il link della sigla che è composta da una serie di espressioni, in particolare del viso, dove si sottolinea il muscolo facciale che rappresenta l'emozione scritta a fianco)

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